EXTRA! MAUNAKEA
di MEDUSA. Due articoli dal passato sul futuro delle Hawaii: in questo numero leggerete di montagne e divinità, di kuleana e stelle, di dollari e sangue.
Benvenuti, questo è un nuovo numero EXTRA! di MEDUSA, la newsletter a cura di Matteo De Giuli e Nicolò Porcelluzzi – in collaborazione con Not.
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In questo numero leggerete di montagne e divinità, di kuleana e stelle, di dollari e sangue.
Mauna Kea è un vulcano dormiente di 4.207 metri sull'isola di Hawaii. È una montagna sacra per i nativi. Dal punto di vista legislativo è gestita come suolo pubblico dallo stato americano. La comunità dei nativi hawaiani ha ricevuto un simbolico dollaro all'anno per l’affitto del terreno. Lo stato e la comunità scientifica ci hanno costruito sopra un centro di ricerca con diversi telescopi e vogliono ora (e già da qualche anno) costruirne su quel monte uno nuovo, di telescopio, ancora più grande degli altri, tra i più grandi di sempre. Il progetto ha scatenato sin da subito la rabbia delle popolazioni locali, esplosa in più di dieci anni di proteste. Che sono durate fino a qualche mese fa, quando la strada della riconciliazione è sembrata per la prima volta possibile. Nel settembre 2022, la segretaria agli interni Deb Haaland ha pubblicato nuove linee guida federali per aiutare ad affrontare questi conflitti di lunga data, e nelle stesse settimane lo stato delle Hawaii ha creato una commissione che include tre leader nativi hawaiani per la gestione di Mauna Kea.
Ma certe ferite forse non possono mai davvero rimarginarsi. Vi proponiamo in questo EXTRA! due pezzi in cui avevamo raccontato la storia delle Hawaii sospese tra scienza, colonialismo, religione e riscatto: un articolo di Matteo e una bella MEDUSA scritta da Francesca Massarenti.
MĀUI
di Matteo De Giuli
Le isole delle Hawaii nacquero per caso, all’epoca del mito. Si sollevarono dal fondale per distrazione divina, quando il semi-dio Māui con una lenza magica le pescò dagli abissi degli oceani facendole emergere. Quell’amo formidabile è conservato ancora oggi nella volta celeste: noi occidentali la chiamiamo costellazione dello Scorpione.
L’interesse per le stelle è inciso nelle leggende più antiche delle Hawaii ed è uno degli elementi fondativi della cultura di quelle isole. I primi polinesiani furono marinai ed esploratori, navigatori abili perché esperti conoscitori di orizzonti notturni, di meridiani, latitudini e movimenti astronomici.